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Restauro Autoradio Motorola 69MS

Quando abbiamo smontato l’autoradio dubitavamo che potesse funzionare perché i topi avevano già fatto dei danni in giro per la macchina e si vedevano chiaramente i fili rosicchiati. Nonostante tutto ci siamo stupiti non poco quando, collegata alla batteria, si è accesa la luce del pannello frontale. Non si sentiva assolutamente nulla però, nemmeno collegando l’antenna.

Eravamo di fronte ad una scelta: cercare di riparare questa oppure sostituirla. Ad oggi, infatti, si trovano sul mercato svariate imitazioni di quest’autoradio che la raffigurano abbastanza precisamente nell’aspetto, ma offrono funzioni moderne come la sintonia FM (questa è in AM), lettore cd o mp3. La nostra intenzione, però, era di preservare la radio originale e farla tornare funzionante, anche se in Italia ad oggi esiste più solo una stazione radio ufficiale che trasmette in AM.

Ripararla – anzi, trovare qualcuno che fosse in grado di ripararla – non è stato facile: abbiamo contattato un gran numero di ditte che si occupavano di restauro di radio antiche, ma a quanto pare le autoradio sono tutto un altro discorso e nessuno era disposto ad accettare l’incarico. Dopo innumerevoli tentativi troviamo su un sito web il nominativo di un signore di Torino che dava la sua disponibilità proprio per questo tipo di riparazioni. Lo chiamiamo e per prima cosa ci chiede il modello dell’autoradio. Sulla scocca c’era il marchio FoMoCo, ma in realtà quella era solo la scritta della Ford Motor Company e non indicava la marca ed il modello corretti. C’era anche un’altra sigla, 69MS e dopo svariate ricerche capiamo finalmente che la nostra Tbird montava una Motorola, nella versione Town&Country. Su internet riusciamo finalmente a risalire alle caratteristiche del modello: per fortuna della Tbird si trova davvero tutto e così riusciamo ad acquistare il libretto d’uso originale con gli schemi elettrici e i componenti. Inviamo il tutto al Sig. S. che accetta di eseguire il lavoro, ovviamente non potendo inizialmente garantire il completo successo data l’età della radio ed i danni subiti.

La prima diagnosi non è stata esattamente positiva: oltre ai cablaggi rosicchiati, era necessario sostituire dei componenti che non sapevamo se fosse possibile reperire, tra cui trasformatore e vibratore. Anche in questo caso possiamo dire grazie all’enorme amore che gli americani hanno nei confronti delle loro auto storiche perché in rete si trova davvero di tutto e riusciamo a reperire la maggior parte dei ricambi necessari senza grossi problemi. L’unico pezzo che non riuscivamo a trovare era il trasformatore, pezzo assolutamente fondamentale per il funzionamento della radio.

Parliamo con il Sig. S che ci dice che proverà lui stesso a ricostruirlo avvolgendo accuratamente le varie spire che lo compongono. Si è trattato di un lavoro lungo e meticoloso; nel frattempo vibratore, pomelli nuovi e altoparlante arrivano e vengono portati a destinazione. Attendiamo fiduciosi e un bel giorno ci chiama il Sig S. e ci fa sentire in diretta la “voce” della nostra autoradio che era finalmente rinata: fantastico, quasi stentavamo a crederci!

Qualche settimana dopo andiamo a ritirarla e, ovviamente, non vedevamo l’ora di provarla: colleghiamo subito alla batteria e cerchiamo l’unica stazione radio disponibile. In quel momento la radiocronaca della partita ci è sembrata la cosa più bella da ascoltare, anche se non siamo esattamente dei fanatici di calcio!

La sera seguente decidiamo di fare un tentativo e di testarla all’aperto sulla terrazza di casa e, sorpresa delle sorprese, non solo riusciamo a ricevere perfettamente Rai 1, ma anche tante altre stazioni sia italiane che straniere!

Incredibile vedere come, dopo 60 anni, funzioni ancora egregiamente con un’ottima qualità di suono.

Un plauso speciale va al Sig. S che con tanta pazienza si è dedicato all’accurato restauro di questo importante pezzo di storia riportandolo al suo splendore originale.

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